Nome: Oboy

Età: 22

Paese d’origine: Ghana

Famiglia: Padre morto. Madre con un altro uomo.

Sbarco: Aprile 2014 - Lampedusa (Sicilia)

 

 

Ho abbandonato la mia terra perché non c'era lavoro, non avevo amici e mia madre, dopo la morte di mio padre, è andata a vivere con un uomo poco raccomandabile che non mi è mai piaciuto.

Il viaggio verso la Libia è stato difficile, attraversare il deserto per diversi mesi è un incubo. Prima di arrivare a Tripoli sono stato derubato di tutto, anche dei documenti.

Mi hanno sbattuto subito in prigione senza motivo e ci sono rimasto per 1 anno e mezzo. Mi hanno spezzato un dito della mano e ci picchiavano tutto il giorno senza motivo. Un mio amico è stato freddato con una pistola mentre mi era accanto. È stato bruttissimo. Li’ ho capito che non mi rimaneva altro da fare che scappare, correre via. Così ho fatto, e per fortuna sono sopravvissuto.

Poi, una notte mi hanno preso e messo in un bagagliaio di una macchina grande. Mi hanno portato su una barca e dopo un giorno di traversata sono arrivato a Lampedusa. Ma non ho pagato nessuno.

Da più di un anno sono in attesa dei documenti. Quando posso, esco dal campo di Mineo (CT) con una bici e il carrello della spesa come rimorchio.

Nella spazzatura c’è tanto da recuperare. Oggi ho trovato una piastra da cucina: è rotta ma forse riesco a sistemarla.


So che un giorno sarò libero. Non mi importa dove.



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