Nome: Yusupha
Età: 17
Paese d’origine: Gambia
Famiglia: Madre morta. Cresciuto con la Nonna, anche lei morta. Nessun contatto col padre.
Sbarco: Dicembre 2014 - Augusta (RG - Sicilia)
Ho vissuto in Gambia fino all’età di 8 anni. Mio padre e’ un uomo d’affari, per questo ci siamo trasferiti in Libia, a
Tripoli.
Non sono mai stato a scuola, nè ho lavorato. Mio padre mi teneva in casa a non fare niente, così facevo pulizie ogni tanto, oppure guardavo film in tv.
Per fortuna non sono mai stato in prigione.
Un giorno un amico di mio padre e’ venuto e mi ha portato sulla barca. È stato tutto all’improvviso; non ho neanche avuto modo di salutare mio padre. Non ho un suo numero di telefono, non ho idea di dove sia. Niente.
Sulla barca eravamo circa 90 persone, tutti uomini. Circa 30 di questi sono morti prima di arrivare in Italia. Qualcuno è rimasto sulla barca, altri sono stati gettati in mare.
L’imbarcazione si è persa durante la traversata, per questo abbiamo impiegato 3-4 giorni prima di essere visti e soccorsi.
E’ stata dura. Ho pensato tutto il tempo che stavo per morire. Non avevo fame, nè sete. Sono rimasto a digiuno e ranicchiato su me stesso per tutto il viaggio sperando che finisse il prima possibile.
Ad un certo punto la barca ha avuto un problema, abbiamo iniziato ad imbarcare acqua, ma per fortuna i soccorsi sono arrivati in tempo.
Una volta ricevuto il trasferimento e i documenti, il mio primo desiderio è quello di andare a scuola per poi trovare un lavoro.
Non voglio tornare in Africa. Sono solo, non ho nessuno e non saprei dove vivere.